Truffavano i truffati, denunciati in sette

12/11/2015

CORTINA D’AMPEZZO (Belluno) Hanno sottratto decine di migliaia di euro a cittadini di più parti d’Italia spacciandosi per uno studio legale in grado di recuperare le somme perse in truffe subite consumando, in realtà, raggiri molto più consistenti. Si tratta di un gruppo di sette persone, residenti fra Milano e Cologno Monzese (Milano), individuate e denunciate dopo un anno di indagini dalla polizia di Cortina d’Ampezzo in seguito ad una segnalazione ricevuta da una donna del posto. Quest’ultima, dopo aver versato ad una sedicente società chiamata «Soluzioni editoriali», di Roma, 2.980 euro per porre fine a contestazioni relative ad abbonamenti mai sottoscritti a riviste specializzate (con titoli collegati all’attività di forze di polizia e armate in generale) sarebbe stata raggiunta, alcuni mesi dopo, da una telefonata di un legale di Milano, Giovanni Marini, il quale la informava di essere in grado di farla risarcire per i danni della truffa subita.

Il professionista, che diceva di appartenere allo studio legale «Alessandro Craxi e Leonora La Pietra», le aveva inviato la copia di una sentenza già pronunciata dal Tribunale di Milano che condannava gli autori del gesto riconoscendole una rifusione per 10 mila euro. A patto, però, di versare una somma per diritto di giustizia pari a 3 mila euro. Dopo aver eseguito il bonifico la signora bellunese era stata nuovamente contattata ricevendo una nuova notizia, ossia che il risarcimento era salito a 82 mila euro ma che le spese necessarie, questa volta, erano di 7.250 euro, circostanza che ha finalmente indotto la vittima a riferire la vicenda alla polizia. Le indagini, oltre ad accertare l’inesistenza dell’avvocato e dei pronunciamenti del Tribunale di Milano, documentati dalla donna con degli atti falsificati alla perfezione, hanno portato alla identificazione dei responsabili, ora sotto inchiesta per la commissione di truffe seriali mediante sostituzione di persona, tentata estorsione ed usurpazione di titolo. Fra le altre vittime dell’organizzazione vi sarebbe anche una religiosa toscana, che ha così perso oltre 100 mila euro, ed un pensionato emiliano, truffato per 70 mila.

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